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Cosa fare se hai ricevuto un'email da Federico Leva su Analytics

Cosa fare se hai ricevuto un'email da Federico Leva su Analytics

Uso illegittimo di Google Analytics: richiesta di rimozione

Se sei qui, è probabile che tu abbia ricevuto una email da Federico Leva che chiede la rimozione di alcuni suoi dati dal tuo account Analytics.

Potremmo entrare nel merito della questione, discutere delle probabilità che le visite siano effettivamente avvenute o dell’opportunità e dello scopo di tale iniziativa. Ma noi siamo qua prima di tutto per trovare soluzioni, perciò continua a leggere per sapere come gestire questa faccenda.

La soluzione

Intanto dobbiamo precisare che, per quanto la forma possa sembrare pretestuosa, la richiesta di eliminazione di propri dati è legittima; ed è previsto che a tale richiesta venga fornita una risposta.

Abbiamo sintetizzato di seguito i pochi passaggi che devi fare per risolvere il problema. Se vuoi sapere di più di questa vicenda, o conoscere la fonte legale della soluzione proposta, Matteo Zambon l’ha ricostruita sul blog di Tag Manager Italia.

Veniamo alla soluzione del problema.

La rimozione dei dati è possibile solo se si è in possesso di determinate informazioni, che non sono però contenute nell’email che hai ricevuto. Quello che devi fare è rispondere a quella email, ENTRO 30 GIORNI DALLA RICEZIONE - e non 31, come scritto da Leva - chiedendo:

  • Il suo indirizzo IP esatto
  • la data e l’ora della sua visita più recente sul tuo sito web
  • il valore “Client ID” dei cookie di Google Analytics chiamato _ga (il valore dovrebbe essere simile a questo: GA1.1.834041420.1636040627)
  • altri identificativi esibiti da Google relativi alla sua visita più recente sul tuo sito web

Puoi anche fare copia e incolla dell’elenco qui sopra e riportarlo nella mail, precisando che in assenza di queste informazioni non sarai in grado di soddisfare la sua richiesta.

La procedura

E se fosse vero?

Se ci fosse stata una visita vera di cui ti viene chiesto di cancellare i dati? Come dicevamo, qualunque utente può chiedere che le proprie informazioni vengano rimosse da quelle tracciate da te.

Ecco quindi che, a prescindere dal fatto che Federico Leva sia veramente stato sul tuo sito, può esserti utile conoscere anche la procedura per eliminare i dati di chi dovesse richiedertelo:

  1. Accedi a Google Analytics.
  2. Dal menù a discesa in alto a sinistra seleziona account e proprietà del tuo sito.
  3. Clicca sulla sezione Pubblico sulla sinistra, e poi su Esplorazione utente.
  4. Seleziona, in alto a destra, la data in cui l’utente ha detto di aver visitato il tuo sito.
  5. Nella casella di ricerca, sulla destra sopra l’elenco di codici che visualizzi, inserisci il Client ID fornito dall’utente e premi invio.
  6. Una volta trovato il Client ID corretto, cliccaci sopra: si aprirà una scheda dal titolo Report utente con tutte le sue informazioni.
  7. Fai clic su Elimina utente in basso a sinistra, e poi su ok nella finestra di conferma che si aprirà.

Un consiglio

Il clima attuale non è favorevole a Google Analytics: a prescindere dai giudizi personali, è importante tenere presente che al momento è in atto una oggettiva contestazione dello strumento da parte di molti detrattori.

Questo potrebbe portare situazioni spiacevoli come l’email di Federico Leva a non essere episodi sporadici, ma fastidi ricorrenti.

Supportati anche da un pronunciamento del Garante della Privacy, in tanti ne stanno approfittando per fare la guerra a Google e ai suoi strumenti. Oltretutto il generale inasprimento delle leggi sulla tutela dei dati hanno portato Google Analytics a dover rivedere e limitare i suoi sistemi di tracciamento.

Di nuovo ci siamo impegnati per trovare una soluzione che ti permettesse di evitare inutili beghe: l’abbiamo individuata in Matomo.

Matomo è una piattaforma di tracciamento, come Analytics. Quindi perché prenderla in considerazione? Perché in questo momento presenta dei vantaggi che possono fare la differenza Vediamo insieme quali.

Matomo

Il primo vantaggio è proprio la tutela della privacy: a differenza di Google, Matomo offre la possibilità di conservare i dati tracciati su server di tua proprietà, così da avere la garanzia che vi acceda solo chi vuoi.

In un momento di crescente attenzione alla conservazione delle informazioni, poter rassicurare i tuoi utenti che i dati che decideranno di condividere con te non verranno trasmessi a altre piattaforme può essere un’arma vincente. Non a caso Matomo è già piuttosto utilizzato in settori, come la pubblica amministrazione, che necessitano di garanzie sulla gestione dei dati.

Il secondo vantaggio è forse il più importante: come forse avrai sentito, a breve Google passerà alla nuova piattaforma di tracciamento, Analytics 4. In questo passaggio c’è almeno una pecca piuttosto grossa: non potrai trasportare i tuoi dati sulla nuova piattaforma. Potrai quindi, finché Google lo permetterà, confrontare il tuo storico di dati con le nuove informazioni acquisite, come si fa con due immagini che si accostano per vedere le differenze. Ma non potrai incrociare e approfondire informazioni magari utili e strategiche.

Matomo offre una soluzione semplice ma potentissima a questo problema: consente di importare i dati che hai raccolto fino a ora, e di continuare ad aggiungerne di nuovi senza interruzioni o limiti.

Se hai Google Analytics è perché, almeno in minima parte, sei cosciente dell’importanza di acquisire informazioni su chi visita il tuo sito. Capisci bene, quindi, che questa piccola differenza è in realtà un enorme vantaggio offerto da Matomo.

Un terzo vantaggio è sempre legato a Google: come dicevamo Analytics in questo momento è al centro della bufera. Da questo, come hai visto, possono venire fuori beghe e attenzioni indesiderate che portano perdite di tempo e, nei casi peggiori, anche problemi.

Sostituire quella che è stata per moltissimo tempo la miglior piattaforma di raccolta e analisi dati, però, non è facile.
Ecco perché Matomo: è all’altezza della sfida.
Le possibilità offerte su, per esempio, tracciamento, visualizzazione dei dati o creazione di report sono al pari di quelle di Google. Stessi strumenti, meno problemi.

Se da questo breve riassunto sulla situazione hai intuito l’opportunità di aggiornare il tuo sistema di tracciamento, vuoi sapere di più sulle possibilità a tua disposizione, o se cerchi qualcuno che possa aiutarti a gestire questo passaggio, scrivici: come hai visto siamo bravi a trovare soluzioni.

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